Ci sono tanti modi per ricostruire il Legamento crociato anteriore. Tra questi anche l’uso di tendine da donatore. Penso che con le giuste indicazioni sia una buona soluzione. Facciamo un po’ di chiarezza.
Sono anni che mi capita di usare tendini da donatore (cadavere), chiamati allograft, per la ricostruzione del Legamento crociato anteriore.
Di solito uso tendini congelati provenienti da banche ossee (Milano, Firenze, Treviso) e sono sempre congelati (fresh-frozen), non irradiati. Questo perché esistono diversi processi per sterilizzare il tendine dopo che è espiantato dal cadavere ma la letteratura riporta migliori risultati in termini di neoligamentizzazione per i tendini fresh-frozen.
I vantaggi sono molti. In primis i tempi chirurgici si riducono, ma soprattutto non si ha lo stress del sito donatore. Prelevare il tendine rotuleo o il semitendinoso e il gracile (hamstrings) è invalidante per il ginocchio stesso e per la prima fase post operatoria, spesso causa di ematomi e dolori muscolari dovuti allo stress sulle fibre muscolari. Questo ovviamente non accade usando un trapianto da donatore e permette al paziente di tornare svolgere le attività di vita quotidiana più in fretta. Attenzione però. Questo discorso vale per movimenti semplici come camminare, flettere ed estendere l’arto. In un certo senso è una tecnica che permette di tornare velocemente a svolgere attività a bassa richiesta funzionale. Il programma di riabilitazione però deve essere più riguardato e rallentato. Questo perché l’osteointegrazione e la neoligamentizzazione del trapianto sono ovviamente più lente. Quindi paradossalmente si recupera prima l’autonomia ma si deve rallentare la riabilitazione evitando di forzare i tempi, per un ritorno più lento all’ attività sportiva.
Altro piccolo vantaggio riguarda la cicatrice. Questo lo dico soprattutto per le donne. In caso di tendine da donatore è piu piccola e meno visibile.
In principio usavo i tendini da donatore solo ed esclusivamente nei casi di revisione, quei casi in cui il legamento già ricostruito si rompeva nuovamente. In questi casi ancora oggi lo uso sempre.
Ultimamente ho iniziato ad usarli anche in casi di primo impianto. Raramente però. Mi piace proporli a pazienti over40 che hanno una bassa richiesta funzionale e che hanno fretta di tornare all attività lavorativa non pesante. A persone sempre over 40 in cui è necessario stabilizzare il ginocchio per evitare il progredire dell artrosi.
A sportivi con bassa richiesta funzionale, magari che praticano sport in cui la componente rotazionale non è molto accentuata ( palestra,bici , running, cannottaggio ) e che abbiano passato i famigerati “anta”.